Maria Montessori, a tal riguardo, compie molte osservazioni e le descrive nei suoi libri. Come primo materiale utilizza i cubetti e i mattoncini di Froebel. Richiamata l’attenzione del bambino sulla forma dei due solidi, si fa toccare ad occhi aperti, ripetendo qualche breve spiegazione per tener fissa l’attenzione sui particolari della forma. Dopodiché si chiede al bambino di mettere i cubetti a destra e i mattoncini a sinistra, sempre palpandoli, “anche senza guardarli”. Infine, l’esercizio viene ripetuto dal bambino bendato. Quasi tutti i bambini riescono ad eseguire l’esercizio; e in poche sessioni vien eliminato ogni errore: mattoncini e cubetti sono in tutto 24, pertanto, in questo lavoro, l’attenzione e la concentrazione possono essere mantenute a lungo. Inoltre, la Montessori facendo ripetere l’esercizio a più bambini, si accorse che essi riconoscevano gli oggetti prima di palparli: ciò avveniva, soprattutto, fra i bambini più piccoli di età.
“Il bambino è un corpo che cresce e un’anima che si svolge.”
Maria Montessori scrive che “i suoi metodi educativi costituivano una ginnastica associativa, e conducevano a formulare valutazioni in modo rapido”. Gli esercizi del senso stereognostico si possono ampliare e sono molto divertenti per i bambini perché in essi non c’è solo la percezione di uno stimolo, come quello termico, ma ricostruiscono un oggetto noto. Possono palpare soldatini, palline, monete; discriminano anche forme piccole, come il miglio degli uccellini e il riso. Essi sono orgogliosi di vedere senza occhi. Montessori rimase sorpresa dai progressi dei bambini. Successivamente, osservandoli, notò che spontaneamente essi cominciarono a usare tutto il materiale che può essere riconosciuto con la palpazione come gli incastri, sia piani che le tre serie dei blocchi.
I bambini che avevano lasciato già da tempo i tre sostegni degli incastri solidi, per passare ad altri esercizi. Allora, li riprendono, si bendano gli occhi, toccano i cilindri e gli incastri corrispondenti, prendono, spesso, tutti e tre i sostegni, mescolano i cilindri delle tre serie.
Oppure, i bambini, a terra su un tappeto, toccano ripetutamente le Aste rosse della lunghezza e scorrono le dita, per constatare l’estensione del movimento del braccio. Oppure, seduti, mescolano i cubi della Torre rosa e la costruiscono con gli occhi bendati. In questo modo, i bambini, hanno suggerito esercizi fra i più interessanti che si fanno nelle Case dei bambini.
L’esercizio muscolare riprende, dunque, tutta l’educazione che, attraverso la vista, guida alla conoscenza della forma e della dimensione degli oggetti.
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