Il Bambino e la Matematica

Il Bambino che lavora con le qualità (classificare, stabilire relazioni, ecc.) impara a leggere, ogni cosa, nella natura e nell’ ambiente che lo circonda. Classificare le quantità è uno degli aiuti, più efficaci, per la mente. Questa, ha la proprietà dell’immaginazione (che permette di realizzare ciò che non si vede direttamente) e quella della sintesi (estrarre un “alfabeto” dalle innumerevoli cose che si incontrano nell’ambiente che ci circonda). Quest’ultima caratteristica è la naturale inclinazione della mente verso l’astrazione.

“La mente assorbente accoglie tutto, spera in tutto; accetta la povertà come la ricchezza, accetta ogni fede, e i pregiudizi e costumi del suo ambiente: tutto incarna in sé stesso. Questo è il bambino!”

Maria Montessori

Così, come avviene per la costruzione del linguaggio (le parole, per essere utilizzate e per arricchire il linguaggio, devono disporsi in una rete precisa di suoni e di ordine grammaticale), avviene anche per la costruzione mentale.

La matematica, generalmente, a scuola rappresenta uno scoglio da superare e non ha attrattiva. Si crea una barriera mentale. Ebbene, sarebbe opportuno fin dai primi anni di vita del Bambino, porre le basi della conoscenza, attraverso un percorso che segue lo sviluppo naturale dello stesso che passa, così, da una Mente Assorbente ad una Mente Matematica.

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La Mente Assorbente è riferibile a quella del primo periodo di vita del Bambino (0-3 anni) in cui assorbe, impara, conquista e costruisce dall’ambiente che lo circonda, dall’esperienza e dal lavoro che ne consegue. Egli apprende in modo inconsapevole, passando dall’inconscio alla conoscenza, ciò avviene non senza fatica. Conquista il linguaggio e i movimenti. La funzione dell’adulto non è quella di insegnare, ma è quella di aiutarlo a sviluppare la sua mente nei suoi diversi processi e rafforzare le sue capacità.

La mente che si costruisce attraverso l’esattezza si chiama Mente Matematica, (il termine si deve al filosofo, fisicomatematico francese B. Pascal): l’esattezza consente la conoscenza e il progresso. Il materiale sensoriale aiuta il Bambino ad esplorare il mondo intorno a lui e a sviluppare la mente matematica. La matematica non è presente nell’ambiente con oggetti (come avviene, per es., per le scienze con gli alberi, i fiori e gli animali), dunque, non si ha la possibilità di svilupparla, in modo spontaneo, in età infantile. Ciò può creare un ostacolo nello sviluppo successivo. Per superare questa mancanza, nel Materiale sensoriale, è presente la qualità dell’astrazione materializzata: il bambino ha la possibilità di “vedere” e “toccare” in modo reale e verificabile un concetto astratto, attraverso un oggetto concreto.

NOTA
Nel testo viene indicato il termine bambino solo nell’accezione maschile, per rendere la lettura fluida. Tuttavia, il riferimento è sempre all’identità sia maschile che femminile.

 (Ludovica Capozzi, Album Matematica 1_Percorso di ispirazione Montessoriana, Independently published, 2020)

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