Materiale-sensoriale: contrasti-identità-gradazioni

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Iniziamo gli esercizi da pochi stimoli in contrasto tra loro; poi proponiamo oggetti simili, ma con una differenza minima, sempre più impercettibile.

Così, per esempio:

  • per riconoscere le differenze tattili, cominciamo con solo 2 superfici: una molto liscia e una molto ruvida;
  • per sperimentare il peso degli oggetti, offriamo al bambino una tavoletta più leggera e poi una più pesante;
  • per i rumori proponiamo i due estremi della serie graduata;
  • per i colori mettiamo a disposizione le tinte più vivaci e contrastanti, come il rosso e il giallo;
  • per le forme un cerchio e un triangolo.

E, così, continuiamo, seguendo questo principio, con la presentazione di tutti gli altri materiali.

“Coi nostri cosiddetti -esercizi sensoriali- noi porgiamo ai bambini la possibilità di distinguere e classificare.”

Maria Montessori

In un secondo momento, per favorire, ancor più, l’acquisizione delle differenze, combiniamo ai contrasti le identità (che, appunto, sono in contrapposizione con le differenze), ponendo doppie serie di oggetti. Così, per esempio:

  • trovare, in un insieme di elementi appaiati, dove sono raggruppati in modo confuso tutti gli oggetti, quelli uguali, a due a due;
  • due rumori ugualmente forti e due ugualmente leggeri;
  • due oggetti dello stesso colore giallo e due oggetti della stessa tinta rossa.

L’esercizio di cercare gli uguali fra i contrasti fissa in modo stabile le differenze, rendendole evidenti.

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Infine, l’ultimo esercizio è quello delle gradazioni che consiste nel mettere in ordine graduale oggetti simili, mescolati in modo confuso. Ad esempio:

la serie di cubi di colore uguale, ma dimensioni diverse (Torre Rosa): la differenza deve essere progressiva e regolare (esempio: la differenza di 1 cm nello spigolo da cibo a cubo). Analoga presentazione la proponiamo per:

  • le “Spolette dei colori”: serie di oggetti colorati, la cui tinta sia gradualmente più chiara passando, così, dal colore scuro al colore chiaro;

serie di rettangoli aventi uno dei lati uguali e l’altro, sistematicamente, decrescente.

Questi oggetti si devono sistemare l’uno accanto all’altro, secondo il posto che la loro qualità stabilisce nella gradazione.

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